Augusta ST 740 Stereo Tuner

Prima di andare all’ecocentro, un caro amico mi ha chiesto se volessi, per fare esperimenti, un vecchio impianto stereo molto malridotto. Inutile dire che ho subito accettato. Tra questi vari componenti, uno ha attirato subito la mia attenzione di appassionato di radio, l’Augusta ST 740 Stereo Tuner, un progetto tutto italiano. Inutile dire che ho fornito amorevoli cure a questa apparecchiatura che ha quarant’anni e mi sono sincerato che funzionasse. Dopo un po’ di lavoretti e una bella ripulita è tornato in servizio ed è spesso alternativa al glorioso Pioneer F-9.

Ho acquistato un cavo stereo da DIN a RCA, ho collegato per fare una prova l’antenna esterna (anche se a volte utilizzo un semplice filo) alla presa da 75 Ω e ho dato spazio alla musica. Dovrò sicuramente mettere mano all’interno poiché non riesco a ricevere alcune emittenti agli estremi della banda FM, ma non mi voglio mettere fretta, adesso mi voglio gustare l’apparecchio. Trovo che sia fantastico il fatto che un’apparecchiatura funzioni ancora dopo 40 anni; tante apparecchiature attuali si comporteranno allo stesso modo tra qualche decennio ? Ho l’impressione che molta elettronica attuale non sia progettata per durare nel tempo. Facendo una ricerca su Internet ho trovato una bellissima pagina realizzata da Andrea Moltisuoni che rende perfettamente l’idea di questa apparecchiatura vintage. Personalmente il suono di questo sintonizzatore mi piace molto e ascoltare le trasmissioni F.M. stereo attuali con un’apparecchiatura di allora ha un certo fascino.

La dotazione di comandi è limitata all’interruttore di accensione rotativo, che comunque non scollega mai completamente il dispositivo, al potenziometro di sintonia, al tasto AFC (automatic frequency control), al commutatore mono/stereo e al tasto di muting. E’ presente un LED rosso che si illumina quando siamo in presenza di un segnale FM stereofonico.

Sul retro è presente il commutatore per la tensione del segnale audio, selezionabile tra 50 mV e 300 mV. Nel mio caso ho scelto quest’ultima. E’ poi disponibile una presa d’antenna con impedenza di 75 Ω e un morsetto di messa a terra. L’uscita audio è presente su connettore stereo DIN.

Questo apparecchio, quando si fa ascolto in condizioni di oscurità, ha un suo bel fascino visivo. Al di là dell’indicatore di frequenza comandato a filo, già molto bello, trovo che sia affascinante l’indicatore di segnale a lancetta. Sarebbe il massimo trovare una emittente F.M. che utilizzi solo vinili, possibilmente ricavati da master analogici. Il suono di questo sintonizzatore è piacevole ed è segno, a mio modesto modo di vedere, che le tecnologie analogiche hanno ancora molto da dire.

Radio via Satellite

Sono un appassionato della radio da decenni, specialmente da quando, nei primissimi anni ’80, ricevetti in regalo il sintonizzatore stereofonico top di gamma Pioneer F-9.

Le radio libere offrivano una buona ed economica alternativa ai dischi in vinile e alle cassette. Presto mi accorsi che l’antenna a filo fornita in dotazione all’apparecchio non portava a grandi risultati. Optai per l’acquisto di una antenna esterna direttiva a due elementi, ma compresi abbastanza in fretta che il grosso problema era costituito dal posizionamento della medesima. Idealmente deve essere indirizzata verso l’antenna emittente senza ostacoli che si frappongano, cosa facile da dire, ma difficile da realizzare, specialmente se si vive in un condominio in città e si hanno a disposizione solamente i balconi. Non secondario era il problema della diversa dislocazione delle emittenti e quindi della provenienza del segnale. Ovviamente si doveva giungere a compromessi. Alcuni segnali erano molto soddisfacenti, altri provocavano l’accensione del LED “Multipath” che indicava una condizione di onda riflessa. Dopo anni di battaglie per ottenere segnali decorosi, dovuti purtroppo alle mie condizioni a contorno, decisi di provare la via satellitare alla radio. Acquistai un decoder satellitare digitale ADR (esculsivamente radiofonico, sistema ormai abbandonato), il Technisat AstraStar AX 1, che operava con lo standard Astra Digital Radio.In seguito mi dotai di un decoder satellitare analogico (TV/Radio, sistema ormai abbandonato) Pace MSS138-G.

Imparai a montare e tarare un’antenna satellitare con riflettore parabolico e, addirittura, in tempi più recenti mi sono costruito un sistema mobile, per fare sperimentazioni, che illustro alla seguente pagina.

 

 

 

 

 

 

Una volta montato, il sistema funzionava senza interferenze, ma fatte salve poche emittenti, si aveva a che fare con realtà radiofoniche a me abbastanza aliene. Ho tuttavia apprezzato emittenti che non conoscevo, ad esempio Swiss ClassicSwiss Jazz e Swiss Pop (ADR). Successivamente acquistai un decoder satellitare digitale DVB-S (TV/Radio) dal momento che lo switch off dall’analogico al digitale era prossimo. Ho proseguito, non potendo fare diversamente, su questa linea e ora sono arrivato al terzo decoder satellitare digitale DVB-S/S2, il Tele System TS9011HD tivùsat.

Vorrei raccontare un aneddoto in merito all’acquisto di questa apparecchiatura. Conoscendo il prezzo di questo ricevitore, l’ho visto su uno scaffale di un supermercato a poco più della metà della cifra. Dopo un piccolo accertamento sulle condizioni e sul perché di questo abbassamento di prezzo, mi è stato detto che era l’ultimo, quello esposto. L’ho provato entro i termini stabiliti, l’ho tenuto e sono più che convinto di aver fatto un grande affare. Storielle a parte, oltre a essere un ottimo ricevitore è dotato di una smart card, da attivare con pochi passaggi, per la piattaforma satellitare gratuita Tivùsat. Qui possiamo trovare attualmente 94 canali TV, di cui 30 in HD, ma soprattutto 44 canali radiofonici nella stragrande maggioranza italiani. Sicuramente sono presenti su Hot Bird tante altre emittenti free to air, la caccia è aperta ! Tuttavia l’opzione di Tivùsat è molto interessante per gli appassionati di radio. Mi permetto di segnalare, anche se esula dal discorso radiofonico, la presenza in questa piattaforma del canale televisivo Mezzo che è dedicato alla musica classica, al jazz e alla danza. Basta dare un’occhiata al palinsesto per notare quanto sia interessante. Da non perdere ! 🙂 Il TS9011HD dispone di una uscita audio ottica Toslink che invio al convertitore DA stereo esterno per l’ascolto delle radio sull’impianto stereo o all’amplificatore Home Theater se necessito della decodifica multicanale per l’uso TV. Per commutare utilizzo una comodissima matrice 6 X 2. Attraverso questa matrice veicolo tutti i segnali digitali ottici dell’impianto.

Cara vecchia FM

Dopo non meno di 15 anni ho deciso di rimettere in circolazione alcuni miei vecchi componenti Hi-Fi. Si tratta del sintonizzatore FM stereo Pioneer F-9 e dell’amplificatore Pioneer A-8 da 90 W per canale su un carico di 8 Ω. Inutile dire che sono tornate a galla un po’ di emozioni che mi hanno riportato ad allora, la nostalgia è una brutta canaglia. Nei primissimi anni ’80 la banda FM forniva una buona alternativa all’ascolto dei dischi in vinile e delle cassette.Ai tempi c’erano molte emittenti private che trasmettevano con basse potenze e quindi l’antenna, ovviamente esterna, era un elemento molto importante che faceva la differenza rispetto ai dipoli forniti dai costruttori. Se il segnale era basso la ricezione stereofonica pativa parecchio. Passai molto presto all’antenna a due elementi in fotografia, montata per la ricezione in modulazione verticale. E’ stato un piacere, in questi giorni, rimontare tutto per vedere come si comporta oggi un sintonizzatore progettato ben oltre un trentennio fa. Il fatto più critico è il posizionamento dell’antenna. Vivendo in un condominio al quarto piano posso al più mettere l’antenna sul balcone, celata in un angolo per evitare discussioni (peraltro mai avvenute) e purtroppo non in vista diretta delle antenne emittenti. I migliori risultati ovviamente si ottengono quando tra l’antenna emittente e quella ricevente, posizionata più in alto possibile, non ci sono ostacoli. Il problema più rilevante è quello delle onde riflesse che nell’F-9 viene denunciato dall’accensione di un LED rosso, il cosiddetto “multipath” e si traduce in un drastico deterioramento del suono. Il sistema si comporta in modo egregio e con alcune emittenti il risultato è decisamente rilevante. Ho utilizzato cavo per satellite con impedenza di 75 Ω e un connettore maschio per TV. Al tempo date le basse potenze di alcune trasmissioni utilizzai anche un amplificatore da palo di cui relaziono in un’altra pagina.