WebRadio

“Video killed the radio stars” recita una canzone dei Buggles, “Il video ha ucciso le star radiofoniche” … forse per molti è così, per me sicuramente no. Essendo nato nel 1960 ho vissuto in un periodo in cui avevo a disposizione due canali televisivi in bianco e nero e tre emittenti radio in AM/FM, tragicamente monofoniche, dell’allora monopolista RAI. Non ho un brutto ricordo di quel periodo, anzi, credo che questa programmazione fosse quanto di meno invasivo si potesse immaginare. Sicuramente ai tempi non si andava in overdose di notizie, come al giorno d’oggi, causa il travolgimento informativo dovuto a innumerevoli canali televisivi ripartiti tra digitale terrestre e canali satellitari. Al giorno d’oggi poca informazione non è garanzia di pluralismo, troppa, a mio modesto avviso, genera probabilmente confusione. Amerò sempre la radio perché consente di far “viaggiare” la fantasia e conseguentemente ho progressivamente escluso, con un meccanismo molto naturale, la TV.

Essendo appassionato di Cinema, soprattutto di Fantascienza dagli albori del muto al giorno d’oggi, non ho abbandonato il “piccolo ormai grande” schermo, ma ho ritenuto opportuno approfittare dei servizi che offrono altre forme di televisione, nella fattispecie Film & Telefilm in streaming, senza pubblicità, che vengono offerte a prezzi molto accessibili. Ho molto apprezzato che con questo metodo è possibile fruire on demand dell’alta definizione e dell’audio multicanale 5.1, poco comuni nelle trasmissioni televisive in chiaro di tutti i giorni. Ho voluto fare questa premessa per ribadire che, probabilmente uscendo dalle statistiche, preferisco la radio alla TV.

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Autoradio Analogica

Per un’appassionato radioascoltatore che sia interessato alla ricezione di un segnale audio di alta qualità, ai giorni nostri la soluzione con modulazioni analogiche mostra alcuni limiti difficilmente superabili. La trasmissione in Modulazione di Ampiezza nelle bande delle Onde Lunghe, Onde Medie e Onde Corte, magari proveniente da molto lontano, ha indubbiamente un grande fascino anche se non è nitida, ma sicuramente non ha i sacri crismi dell’Hi-Fi. Notoriamente il problema della Modulazione d’Ampiezza è dovuto alle interferenze atmosferiche e alla limitata Risposta in Frequenza di 4,5 kHz dovuta alla banda di canale di soli 9 kHz. Un grosso miglioramento in Italia si ebbe con l’adozione nel 1950 della Modulazione di Frequenza, con 50 µs di pre-enfasi, come nel resto d’Europa, per migliorare il Rapporto Segnale/Rumore, dove la Risposta in Frequenza raggiunge i 15 kHz e globalmente sono soddisfatti i criteri per l’Hi-Fi. Per chi fosse interessato ad approfondire ho trovato affascinante l’articolo “I primi anni dell’FM in Italia” di Maurizio Nicolussi. Purtroppo essendo la banda FM italiana satura di segnali con potenze nell’ordine di molti KW non sono infrequenti le interferenze tra le emittenti specialmente nelle zone a cavallo tra due trasmettitori quando questi operano sulla stessa frequenza o poco discosto. La Stereofonia è possibile sia per la Modulazione d’Ampiezza (C-QUAM) che per la Modulazione di Frequenza (GE/Zenith). Non ho invece traccia di sperimentazioni della Quadrifonia radiofonica in F.M. in Italia. Alcune emittenti hanno anche trasmesso con il sistema di riduzione del rumore Dolby FM che prevede una pre-enfasi di 25 µs, ma le poche emittenti attrezzate, la scarsità di apparecchi riceventi con tale decodifica e il basso interesse del pubblico determinarono il fallimento del sistema. Visti i non pochi problemi legati alle modulazioni analogiche bisognava trovare una nuova strada per dare soddisfazione al radioascoltatore audiofilo e anche per risolvere i complessi problemi di una buona ricezione in mobilità. Una buona soluzione poteva essere quella delle trasmissioni radiofoniche digitali DAB, ormai convolate al più performante ed attuale DAB+, tra l’altro non retrocompatibile con i vecchi ricevitori DAB. Tuttavia la prospettiva dell’acquisto di un nuovo ricevitore, l’esiguo numero di canali disponibili attualmente e la copertura del nostro paese molto diversa da regione a regione, hanno decretato una tiepida accoglienza al nuovo sistema che stenta a decollare. In alternativa al DAB+ la fruizione dei canali radiofonici digitali messi a disposizione dal sistema DVB-T/DVB-T2 (Televisione Digitale Terrestre) e dal sistema DVB-S/ DVB-S2 (Televisione Satellitare) si è dimostrata poco pratica.

Wikipedia – Studio di una WebRadio

Quando la situazione sembrava ormai poco favorevole al radioascoltatore audiofilo la soluzione si è presentata per mezzo delle WebRadio che offrono una ragionevole ed economica soluzione ai problemi di una ricezione fissa di alta qualità a casa, a patto che il bitrate di trasmissione, in kb/s, sia alto e l’algoritmo di compressione dell’audio digitale sia efficiente. In futuro, probabilmente, prima o poi si diffonderanno autoradio con la capacità di ricezione delle WebRadio e quindi si parlerà di questi servizi anche in mobilità. Per mezzo degli smartphone è già possibile, ma ovviamente pesanti problemi di consumo banda limitano ne limitano pesantemente la fruizione. Qualcuno potrebbe, storcendo il naso, dire che queste non sono trasmissioni radio vere e proprie, dal momento che non usano onde elettromagnetiche. Effettivamente il segnale è trasmesso via cavo, ma, secondo il mio punto di vista, le trasmissioni hanno la stessa valenza. Ciò premesso per ricevere le WebRadio ci sono vari modi con apparecchiature che spesso l’appassionato ha già disponibili a casa, quali Personal Computer, SmartPhone e apparecchiature dedicate alla funzione specifica.

Radio FM/DAB/DAB+/WebRadio

Dal punto di vista pratico, per non parlare immediatamente di questioni tecniche, sono ovviamente presenti tutte le emittenti che trasmettono nei modi ordinari, in AM/FM/DAB+/DVB-T(Digitale Terrestre)/DVB-S(Digitale Satellitare), ma esistono anche stazioni che trasmettono esclusivamente in rete. La bontà dell’audio, pressoché nella totalità dei casi stereofonico, è in funzione dell’algoritmo di compressione audio digitale del flusso audio (mp3, ogg, aac/aac+, …) scelto dall’emittente e della velocità di streaming, in kb/s, scelto per il flusso di trasmissione. La maggioranza delle WebRadio é in mp3 che è un algoritmo proprietario.
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Alcune si avvalgono dell’algoritmo Ogg che ha il vantaggio di non essere proprietario.

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Altre ancora si avvalgono del recente ed efficiente algoritmo AAC+. I moderni dispositivi di ricezione contengono all’interno gli algoritmi di decodifica per cui non ci sono ostacoli alla ricezione.