Voglia di suonare

Nelle rare pause della vita frenetica che conduciamo, spesso senza conoscerne il perché, può venirci voglia di suonare la chitarra elettrica. Tuttavia, spesso, solo l’idea di dover montare tutta l’attrezzatura, se non si ha un angolo attrezzato, fa passare l’ispirazione e si preferisce fare qualcosa d’altro di più facile realizzazione. Fortunatamente sono stati inventati dei piccoli amplificatori per cuffie che risolvono il problema. Ne ho acquistato uno, il Vox amPlug 2 “Classic Rock” e ho cominciato a testarlo con grande interesse. Ho quindi realizzato una pagina dove ho iniziato ad analizzarlo. L’ho trovato estremamente interessante e credo che passerò parecchio tempo sulla chitarra, nella certezza di non disturbare nessuno.

FaceBook “WebRadio Ascolto”

Da buon appassionato di ascolto delle WebRadio, ovviamente tramite impianto Hi-Fi, non potevo esimermi dal creare un gruppo su FaceBook dal nome “WebRadio Ascolto“. Nella descrizione ho cercato di dire tante cose pur rimanendo nell’ambito di una sintesi : “WebRadio Ascolto vuole essere il punto di ritrovo degli appassionati di WebRadio e di Hi-Fi che vogliono trarre la massima esperienza da questa sinergia. Si apre un mondo di emittenti, spesso tematiche, di grande qualità audio e con programmazioni di spessore, quasi sempre senza pubblicità. Buon ascolto ! 📻🎵🍹”. Nel gruppo è ben accetta la collaborazione di tutti sulle tematiche delle WebRadio in tutti i loro aspetti e delle apparecchiature dedicate al loro ascolto. Iscrivetevi, vi aspetto numerosi ! Grazie.

WebRadio Jean Michel Jarre

Sono diventato un estimatore dei lavori di Jean Michel Jarre a partire dal momento in cui acquistai il vinile “Oxygene” (1976) qualche anno dopo l’uscita. La Musica Elettronica nel frattempo è diventata a mano a mano nel tempo un classico, al punto che la nota emittente tedesca Klassik Radio ha dedicato una WebRadio al compositore francese. Per l’ascolto direttamente da questa pagina è possibile cliccare sul seguente indirizzo :

http://stream.klassikradio.de/jmjarre/mp3-192/ (mp3 – 192 kb/s)

Buon ascolto !  📻🎵🍹

Lossy WebRadio

Pur essendo rimasto affascinato dal mondo delle WebRadio che utilizzano il CoDec lossless FLAC, non ho certo dimenticato le altre WebRadio che utilizzano CoDec di tipo lossy, ovvero con perdita di qualità rispetto all’originale, e che sono la stragrande maggioranza. Tuttavia la qualità di queste emittenti può essere più che buona se il bitrate è di valore elevato. La ricerca in questi anni è stata fruttuosa e l’elenco, in perenne rivoluzione, è alla seguente pagina … buon ascolto !  📻🎵🍹

FLAC WebRadio

Quando ero all’Università, da studente mediamente “sbaioccato”, non avevo molti modi per procurarmi la “dose” quotidiana di Musica. Vinili e cassette avevano ovviamente un certo costo e Internet negli anni ’80 non era neanche nelle menti più fervide. Conseguentemente nel 1981 i miei genitori mi regalarono il bellissimo sintonizzatore stereo, top di gamma, Pioneer F-9 che conservo ancora gelosamente.

Chiaramente mi si aprì un mondo che andava molto oltre la tipica radio portatile AM/FM mediamente presente nelle case in quel periodo. Cominciai l’ascolto di quella che adesso è conosciuta come RAI Radio Classica, che inizialmente trasmetteva esclusivamente a Torino, Milano, Roma e Napoli, già in stereofonia, e di molte altre emittenti che avevano programmazioni di un certo spessore. Essendo appassionato di Hi-Fi ho sempre curato la qualità audio e quindi mi sono dotato di antenne e di vari dispositivi per ricevere e ascoltare al meglio questi segnali. A volte in FM è stata una bella lotta a causa della mia posizione infelice rispetto ai trasmettitori, cosa che mi ha portato anche all’utilizzo puramente radiofonico di ricevitori satellitari, sia analogici che digitali, come documentato nella sezione “Tipi di Radio” di questo sito. Un buon compromesso per l’ascoltatore è stata la disponibilità in questi ultimi anni di moltissime WebRadio, molto spesso tematiche. Tuttavia storicamente per ridurre la quantità di dati, a causa della limitata banda concessa ai tempi dagli operatori agli utenti, si è dovuti ricorrere a tecniche di compressione audio di tipo lossy e quindi con perdita di informazione (notissimo il CoDec mp3), che se tirate per i capelli con rapporti di compressione elevati non rendono un bel servizio al segnale audio.

Fortunatamente al giorno d’oggi la larghezza di banda è molto aumentata e quindi non sono rare le emittenti che trasmettono con bitrate, in kb/s, elevati, per cui mi riprometto di redigere un elenco di emittenti con programmazione interessante, a mio umile avviso e gusto, possibilmente con alto bitrate per venire incontro agli appassionati del bel suono. Ancora molto rare e oggetto del presente articolo sono le emittenti che hanno deciso di trasmettere con CoDec lossless, ovvero senza perdita, come il FLAC, Free Lossless Audio Codec, di cui tratto alla seguente pagina. La compressione è nell’intorno del 50 %, ma in fase di decompressione il segnale ritorna esattamente uguale alla sorgente, tipicamente il CD. Beh, rispetto alla Radio Digitale DAB+, che utilizza la pur ottima compressione AAC+ con bitrate parecchio bassi, è un bel passo in avanti (in Torino si utilizzano, aggiornato al 3 febbraio 2018, al massimo 96 kb/s, per scendere sino a 32 kb/s). Un esempio di ascolto è il seguente:

http://rod.frequence3.net/frequence3.flac (cliccare sul link per ascoltare)

Per l’ascolto utilizzo il programma VLC in sinergia con un po’ di apparecchiature che elencherò a breve.

Come visibile nella finestra delle informazioni, siamo in presenza di uno streaming FLAC (Aggiornamento 22 maggio 2020: JB Radio-2 è tornata disponibile all’indirizzo: http://199.189.87.9:10999/flac).

L’ascolto potrebbe essere essere effettuato semplicemente con una cuffia dalle buone prestazioni dall’uscita del PC o tramite un paio di diffusori amplificati di buona qualità. Tuttavia mi permetto di consigliare l’ascolto tramite un impianto stereofonico con un tradizionale amplificatore e relativi diffusori. Per una esperienza ancora più coinvolgente mi permetto di consigliare l’utilizzo di una scheda audio esterna che, come noto, è immune da interferenze con le apparecchiature interne elettroniche ed elettromeccaniche del PC. Mi permetto, con un paio di passetti in più da compiere, di segnalare la soluzione che ho adottato, che a buon mercato fornisce un risultato di tutto rispetto :

  1. L’economica scheda audio Behringer UCA222 (che dispone comunque a bordo di AD/DA per un eventuale collegamento diretto a un amplificatore analogico) nel mio caso si limita a trasferire, dalla porta USB del PC, il segnale FLAC decompresso alla sua uscita digitale ottica Toslink.

  2. Con un cavo in fibra ottica l’uscita Toslink viene messa in comunicazione con il convertitore DA Behringer SRC2496
  3. Dal convertitore DA, il segnale analogico stereo, solo su connettori XLR, tramite 2 adattatori XLR-RCA viene portato all’amplificazione, dove, tra i vari, sto testando il valvolare APPJ PA0901A, da 2 X 3,5 W.

    Amplificatore valvolare APPJ PA0901A

  4. Finalmente il segnale amplificato giunge ai diffusori Indiana Line Diva 655.

Il risultato finale, a fronte di una spesa facilmente affrontabile, è a mio modesto parere, molto soddisfacente. La differenza con un segnale compresso lossy è parecchio evidente. Anche se queste emittenti non possono essere definite radio in senso classico in quanto non fanno uso di onde elettromagnetiche, la fruizione è similare. Credo che al momento le Radio FLAC siano la punta di diamante in merito alla sperimentazione e alla qualità radiofonica. Devo immaginare che sia possibile anche la trasmissione a 24 bit, a fronte dei “soli” 16 bit del compact disc e questo lascia aperto un discorso di futura sperimentazione. Ho compilato un elenco di WebRadio FLAC che è raggiungibile alla seguente pagina.

Superfici di Controllo

Da parecchio tempo mi interesso per puro piacere personale di registrazione multitraccia domestica. Per questo scopo mi sono dotato di un PC i cui dati salienti sono: processore Intel i7 quad-core da 4 GHz, 32 GB di RAM e hard disk SSD da 500 GB. Utilizzo software come Reaper, Audacity e Acoustica Basic Edition, nonché plugin VST e VSTi. Sino ad ora mi sono accontentato di usare tastiera & mouse, ma qualcosa negli ultimi tempi è cambiato … mi sono accorto, sicuramente con sommo ritardo, dell’esistenza delle superfici di controllo. Sono queste delle consolle che si interfacciano al PC per facilitare al massimo il controllo del software di registrazione. Mi sono quindi documentato e, dopo un lungo periodo di studio, ho fatto il passo, mi sono regalato la Behringer X-Touch.

E’ stato molto semplice interfacciarla con il mio software preferito, Reaper. Attualmente sono in piena fase sperimentale con l’entusiasmo di un bambino, per cui conto di scrivere ben presto una pagina dedicata a questo dispositivo.

BarboLab su FaceBook

BarboLab è il nome scherzoso con cui chiamo due zone “tecniche” di casa e dove sviluppo per pura passione tutte le mie piccole, ma innocenti, follie che sono legate a Musica, Radio & Elettronica sotto gli occhi a volte attoniti, ma pur sempre affettuosi e comprensivi, di moglie e figlie. La prima zona del BarboLab è la scrivania, due metri quadrati, ormai sviluppati in verticale, in cui cerco disperatamente di disporre tutta la strumentazione e gli apparecchi. La seconda zona è una micro-cantina di circa 4 metri quadri in cui mi sono inventato e costruito un bancone/scrivania dotato di alcuni elettroutensili dove sviluppare i lavori di meccanica necessari al BarboLab. Da oggi è anche il nome di un gruppo di FaceBook dove potremo fare qualche chiacchierata tra appassionati e che insieme al sito mi serviranno da promemoria dei lavori fatti.

Radiofreccia

Non ho mai nascosto ai miei pochi lettori di preferire la radio piuttosto che la TV. La radio mi ha sempre consentito di far volare la fantasia, mentre la TV me l’ha lentamente uccisa. Radiofreccia, del gruppo RTL, mi ha fatto scoprire nuove prospettive da tenere in considerazione in quanto è una Radio, ma anche una TV. Omaggio al film di Luciano Ligabue, Radiofreccia, la programmazione è impostata volutamente con lo spirito iniziale delle radio libere degli anni ’70 e orientata al Rock. Inutile dire che questa emittente mi ha subito catturato … poi ho scoperto che è anche una TV in contemporanea alla radio, un format decisamente interessante.

Radiofreccia in FM

Radiofreccia in DAB+

Radiofreccia in streaming MP3 tramite il programma Radio Sure.

E’ possibile ascoltare la radio (gratuitamente) in diverse modalità :

  1. FM (90,9 e 106 MHz a Torino).
  2. DAB+ sul bouquet EuroDAB Italia (canale 12A, 116 kb/s, a Torino).
  3. Tramite App per Android e iOS.
  4. Streaming direttamente dal sito di Radiofreccia, sui principali siti di streaming o con applicazioni, ad esempio Radio Sure.
  5. Radio satellitare : Hot Bird 13* Est – 11,623 GHz con Pol. V (Id. Guardia Costiera, in realtà Radiofreccia) (Info)
  6. Radio satellitare : Hot Bird 13* Est – 12,149 GHz con Pol. V (Id. RADIO FRECCIA) (Info)

La cosa interessante è che questa emittente è contemporaneamente una TV e una radio, l’audio è lo stesso. In sintesi si può ascoltare come una radio, ma si può anche vedere e ascoltare in TV con tanto di filmati dei nostri artisti Rock preferiti.

Si può fruire della TV (gratuitamente) in vari modi :

  1. Digitale Terrestre sul canale 258
  2. Digitale Terrestre sul canale 532
  3. TV digitale satellitare SD : Hot Bird 13* Est – 11,541 GHz con Pol. V (Info)
  4. TV digitale satellitare HD : Hot Bird 13* Est – 11,642 GHz con Pol. H (Info)
  5. TV digitale satellitare HD : Canale 66 di TivùSat
  6. TV digitale satellitare HD (a pagamento) : Canale 758 di Sky

Essendo appassionato di Rock, oltre che di Classica e Jazz, questa emittente Radio/TV non poteva fare altro che finire nell’olimpo delle mie preferite. Ben conscio che quindi il mio sia un giudizio influenzato dai ricordi radiofonici della mia gioventù e da una viscerale passione per il Rock, specialmente del passato, mi sento di raccomandarne l’ascolto/visione a tutti, in special modo ai giovani, così che possano rendersi conto di quanto sia stato travolgente (e quanto lo sia ancora) questo stile musicale.

Produrre audio multicanale 5.1 in casa

Tra le varie cose che mi hanno sempre affascinato ai tempi delle scuole superiori e poi dell’Università c’è stato l’audio multicanale, reale o virtuale che fosse. Allora erano disponibili costosissimi sistemi di ritardo dell’audio su un paio di diffusori posteriori che noi, poveri studenti sbaioccati, potevamo solo guardare dalla finestra. Mi ricordo con affetto di un macchinosissimo esperimento che feci per generare un ritardo su due diffusori posteriori utilizzando il circuito di monitor della registrazione della piastra a cassette. Nel mentre nasceva la quadrifonia, destinata a precoce scomparsa a causa dei troppi sistemi di codifica/decodifica, dei pochi dischi e nastri quadrifonici usciti sul mercato e anche in virtù di costi non esattamente popolari. Una curiosità, ovviamente illegale, è la trasposizione fatta da appassionati, di qualche decina di nastri/dischi quadrifonici dei tempi che furono in formato DTS, utilizzando alcuni canali del sistema 5.1 in una moderna quadrifonia 4.0 o 4.1 su CD. Ho avuto occasione di ascoltare, tra i vari dischi presenti, “The Dark Side of the Moon”, “Wish You Were Here” e “Atom Heart Mother” dei Pink Floyd, nell’intento di mettere un cerottone a quanto perso negli anni ’70 … beh, è stata una grande emozione ! 🙂 Nostalgia canaglia a parte, a quanto pare il formato audio per eccellenza è rimasto quello stereofonico, anche se al giorno d’oggi esistono varie apparecchiature audio multicanale, onestamente poco diffuse e con i soliti dischi noti rimixati in 5.1. La vera realtà dell’audio multicanale, prima analogico e poi digitale, dopo aver mancato il mercato dell’audio, si è sviluppata nell’uso cinematografico e ora approda al mercato televisivo in tempo reale o in streaming. Essendo appassionato di cinema/serie di fantascienza e conseguentemente di Home Theater, nonchè di Home Recording, ho cominciato a studiare se fosse possibile creare una traccia audio 5.1 da riprodurre con le apparecchiature di casa, per poter fare un po’ di sperimentazione. Dopo qualche ora di navigazione in Internet ho approfondito la tematica e sono riuscito a creare un file AC-3 che ho fatto leggere dal player audio del mio WD TV Live.

Con enorme soddisfazione ho visto accendersi la scritta Dolby Digital e gli indicatori dei canali 5.1. Ho quindi deciso di scrivere una pagina, Audio 5.1 fatto in casa, dedicata a coloro i quali si vorranno cimentare in questa avventura. Buon lavoro ! 🙂